Calcio e Private Equity: un connubio sicuramente significativo. “90° minuto: private capital e calcio” è il titolo dell’evento che si è svolto ieri. Un interessante appuntamento targato Legance, AIFI e Fineurop Soditic, alla presenza di oltre 130 partecipanti provenienti dal settore della finanza e dello sport. Il talk-show è stato introdotto dal Founding and Senior Partner di Legance, Filippo Troisi. Il fischio di inizio è stato dato da Marco Gubitosi, partner di Legance insieme a Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI e da Eugenio Morpurgo, Founder e CEO Fineurop Soditic.
“Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell’interesse degli investitori di private capital nazionali e internazionali per le società calcistiche italiane sia maschili che femminili. L’attività M&A che ne è derivata ha evidenziato alcuni trend del mercato. Tra essi la preferenza degli investitori per società calcistiche virtuose anche dal punto di vista ESG e la grande considerazione di cui gode, ancora oggi, il management sportivo Made in Italy. Considerando le spiccate prospettive di sviluppo del settore, ci aspettiamo e auspichiamo in futuro un ulteriore aumento dell’attività degli investitori di private capital nel mondo del calcio italiano. Il tutto nel segno della sostenibilità e dell’inclusività”.
L’appuntamento ‘90° minuto: private capital e calcio’ è proseguito con la presentazione da parte di Anna Gervasoni, Direttrice Generale di AIFI, della ricerca. Report che rileva come la finanza alternativa si lega al mondo del calcio e quali sono i dati rilevanti. “Le squadre di calcio – commenta Anna Gervasoni – oggi sono vere e proprie aziende. E come tali, in particolar modo nel contesto italiano, hanno necessità di crescere, internazionalizzarsi e diventare più managerializzate. In tale contesto, proprio come nell’economia italiana, il private capital può dare un supporto importante. Non solo fornendo capitale paziente, bensì offrendo un contributo alla visione strategica”.
Il primo panel ha visto la partecipazione dei seguenti protagonisti: Alessandro Antonello – FC Internazionale, Luca Bassi – Atalanta BC, Stefano Campoccia – Udinese Calcio. Quindi Stefano Cocirio – AC Milan, Roberto Spada – Juventus FC. “Sport e finanza” è stato l’argomento del secondo panel che ha visto l’intervento di Andrea Botti – Legance, Nazzareno Mengoni – Startupbootcamp, Martina Riva – Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili e Rosanna Volpe – Milanosport. Il triplice fischio di chiusura è stato dato da Eugenio Morpurgo. Morpurgo ha commentato: “L’avvicinamento tra mondo della finanza e calcio, ancorché non ancora pienamente compiuto, sta segnando una progressiva transizione. Da un modello di business basato su passione e mecenatismo verso una concezione più moderna e sostenibile. Con una presenza maggiore degli investitori istituzionali di private capital la questione della creazione di valore, al di là della necessità di develerage, diviene sempre più stringente“.
“.L’Italia, da un punto di vista calcistico, si trova in un momento critico. Presenta un gap rispetto ai campionati più importanti negli investimenti infrastrutturali. Il rapporto tra stipendi complessivi e ricavi è ancora troppo elevato rispetto ad altri campionati di rilievo. E trascina spesso la redditività in territorio negativo. Accesa è la discussione sulle riforme da attuare per rendere il sistema più competitivo. I clubs dovranno proseguire nel loro percorso di managerializzazione, trasparenza, efficienza e recupero di redditività. Gli investitori finanziari potranno agire da forte stimolo. Nel contempo saranno chiamati a mostrare un approccio paziente e flessibile”.
