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Blue Monday Serie A: quali sono le retrocessioni più tristi?

Quella del Blue Monday è considerata la giornata più triste dell’anno per gli abitanti dell’emisfero boreale. Il terzo lunedì di gennaio sembra essere davvero un giorno “no” per tutti, almeno nelle intenzioni del suo ideatore, lo psicologo Cliff Arnall. In realtà di giorni tristi ce ne sono tutto l’anno. E il Blue Monday talvolta diviene l’occasione per ricordare alcuni tra gli eventi più mesti della storia. Ricordiamo anche il premio Calciobidone, i Razzie Awards del nostro calcio. Ironico riconoscimento terminato nei giorni scorsi e vinto da Paul Pogba (Juventus).

Le brutte contingenze non hanno risparmiato, negli anni, neanche i giganti del calcio italiano, ovvero le squadre più blasonate di serie A. Affidabile.org, blog che realizza approfondimenti e ricerche su argomenti di attualità sportiva, ha esaminato le retrocessioni più scottanti della storia del massimo campionato italiano. Una triste carrellata che include Roma, Torino, Milano, Lazio, Fiorentina e le altre regine del calcio nostrano. In particolare ci soffermeremo sui team che sono stati tra le fila della serie A per almeno dieci anni consecutivi. Nel contempo spiegheremo come squadre e giocatori hanno vissuto, dalla stagione 1929-30 a oggi, la loro giornata più mesta, ovvero quella in cui hanno dovuto dire addio alla categoria più ambita.

Dalla A alla B, tutte le nobili decadute dal 1929 a oggi

La storia delle retrocessioni è un argomento interessante per gli appassionati di calcio. Conferma ancora una volta come in questo sport nulla deve essere dato per scontato, e tutto può rovesciarsi da un momento all’altro. Ma quali sono le squadre top di serie A che hanno vissuto, almeno una volta nella loro vita, il passaggio di grado verso il basso? Talvolta, dobbiamo dire, anche dopo dieci anni di prestigiosi successi consecutivi? Dal biennio 1929-1930 ai giorni nostri, sono ben 18 i team che hanno dovuto dire addio alla serie massima da un giorno all’altro. Magari proprio all’apice della loro carriera o della loro scalata. Si tratta di Genoa, Roma, Spal, Juventus, Atalanta, Udinese, Sampdoria. Poi Chievo, Fiorentina, Triestina, Cagliari. Infine Parma, Napoli, Torino, Milan, Vicenza, Lazio e Avellino. 

I casi più clamorosi verranno raccontati nel dettaglio nel corso dell’articolo. Anche se la tristezza di fondo che accompagna una retrocessione è, di fatto, la stessa per tutti. Sia per le squadre che per i vertici aziendali, come anche per i tifosi. Ad esempio, nell’ormai lontano 1959-1960 la triste sorte toccò al Genoa, declassato in B con 18 punti insieme ad Alessandria e Palermo, rispettivamente a 25 e 27 punti. L’ultimo posto della squadra fu legato, in quell’occasione, al cosiddetto “Caso Cappello”. Un illecito sportivo che valse la radiazione definitiva all’attaccante Gino Cappello. E per poco non costò al “Grifone” un balzo diretto in C (allora fu addirittura la Commissione d’Appello Federale a intervenire, con uno sconto provvidenziale di tre punti).

Altro giro altra corsa all’insegna della tristezza, quello che riguardò il salto indietro in serie B del Foggia di Toneatto nella stagione 1973-1974. Il tutto in compagnia di Genoa e Verona, quest’ultima in fondo alla classifica a causa di un illecito sportivo. La penalizzazione toccò però anche allo stesso Foggia. E i 6 punti di punizione dopo il verdetto al processo dello “Scandalo della Telefonata” di fatto sancirono il triste declassamento. 

Più di recente, protagonista di un importante “abbassamento di grado” che tutti ricorderanno è stato il Cagliari di Agostini. Il tutto durante la stagione 2021-2022, a soli 6 anni di distanza dall’ultima retrocessione, all’epoca sotto la guida di Rastelli. Insieme alla squadra, trentesima con 18 punti, Venezia e Genoa. Sono solo alcuni esempi di sogni calcistici infranti, in pieno stile “Blue Monday”. Ma la lista delle brutte sconfitte seguite da retrocessioni include anche le squadre più prestigiose della nostra massima serie.

Roma 1950-51, il derby della sconfitta

Tra le squadre che hanno portato a casa brutte sconfitte con tanto di retrocessione, la Roma del biennio 1950-1951 è una di quelle che gli appassionati di calcio meno giovani ricordano. Ciò anche perché il 25 febbraio del 1951 i giallorossi indietreggiarono dopo la sfida contro la Lazio. Il 2-1 a favore dei biancocelesti trascinò la Roma in diciannovesima posizione, con 28 punti. In quell’occasione anche il Genoa tornò in serie B, ben 16 anni dopo l’ultima retrocessione.

Torino 1958-59, la prima retrocessione in B

Il 1958-59 fu invece la stagione “no” del Toro, balzato in 17esima posizione con 23 punti, insieme alla Triestina, 18esima con lo stesso punteggio. Nonostante le speranze riversate dalla squadra nello storico portiere Lido Vieri, il club, allora sponsorizzato dalla Talmone, dovette dire addio alle fila della serie A. Che tristezza, per la prima volta nella sua storia! Ciò rese questo temporaneo abbassamento di grado un momento infelice. La stagione successiva riportò tuttavia il Toro nuovamente in auge, ai tempi dell’allora nuovo presidente Luigi Morando. 

Milan 1979-80, lo scandalo calcioscommesse

La sorte di una inattesa retrocessione toccò anche al Milan, per effetto del clamoroso scandalo di calcioscommesse “Totonero”, che investì il mondo del pallone nel 1980.  La FIGC, per punire le squadre coinvolte, penalizzò alcune big con l’esclusione dalla serie A e con il ritorno in B. Oltre ai rossoneri anche la Lazio subì il peso di questa decisione.  Al declassamento seguì anche la radiazione dell’allora presidente del Milan, Felice Colombo e tutta la vicenda ebbe una forte risonanza mediatica.

Lazio 1984-85 e la sfortuna del numero 15 

Dopo la sopra menzionata retrocessione durante la stagione 1979-1980, la Lazio dovette dire addio alla serie A anche durante il biennio 1984-1985. A seguito di due belle stagioni nella massima categoria, la squadra si ritrovò matematicamente in serie B con tre giornate di anticipo, con un penultimo posto in classifica che non lasciava speranze. I tentativi di salvezza in extremis del presidente Chinaglia, con il cambio dei CT, non andarono in porto, e la Lazio, insieme alla Cremonese e all’Ascoli, chiuse le gare con una magra 15esima posizione, e con 15 punti. 

Fiorentina 1992-93, una serie di sfortunati insuccessi

Anche i viola di Gigi Radice vissero l’amara esperienza della discesa in serie B durante la stagione 1992-93, dopo ben 54 anni di traguardi importanti. Durante la partita contro l’Atalanta del 3 gennaio 1993 allo stadio Franchi, il gol di Perrone al 53esimo sancì un 1-0 che il presidente Cecchi Gori non digerì, forse anche per motivi personali.  Il diverbio con il coach si concluse con l’allontanamento dell’allenatore dal team, ma anche con un prosieguo spento delle prestazioni in gara, fino al 6 giugno ‘93, quando i gigliati indietreggiarono di livello tra le contestazioni dei tifosi.

Napoli 1997-98, una stagione da dimenticare

La sfortunata stagione del Napoli, all’epoca con la maglia Polenghi firmata Nike, vide la squadra partenopea all’ultimo posto in classifica, con 14 punti, ancora più giù dell’Atalanta, ferma al sedicesimo posto. Durante il campionato del 1997-98 il team riuscì a vincere soltanto contro l’Empoli e il Vicenza e di certo sulle prestazioni non al top della formazione quell’anno incisero le cessioni dei migliori giocatori per motivi economici.

Parma 2007-08 e il decisivo pareggio del Catania

La storia delle retrocessioni del Parma viene “tristemente” inaugurata durante la stagione 2007-08, dopo 18 anni consecutivi della squadra in serie A. La partita contro l’Inter è stata decisiva, ma anche l’incrocio di risultati del match Catania-Roma. Alla fine dei giochi, gli etnei sono riusciti nell’impresa del pareggio e i ducali sono così stati scaraventati al penultimo posto in classifica, con 34 punti, dietro l’Empoli e prima del Livorno. Una brutta vicenda, replicata in seguito con la retrocessione del 2014-15 e con quella, più recente, del 2020-21.

Sampdoria 2022-23, il 2-0 contro i friulani dell’Udinese

Anche la Sampdoria ha una stagione “no” da ricordare, anzi, da dimenticare. La retrocessione in B 2022-23 è stata, di fatto, una questione matematica, annunciata già nella 34esima giornata del campionato, dopo la sconfitta subita contro l’Udinese. Alla fine, dopo un 2-0 che non lasciava speranze, grazie ai gol di Pereyra e Masina, i blucerchiati si sono ritrovati fuori dalla massima serie. Il resto è storia da vivere sul campo, tra le speranze della società e quelle dei tifosi. 

Le squadre con più retrocessioni

Anche la tristezza ha una sua statistica, come del resto avviene nel caso del Blue Monday. A proposito però di retrocessioni, quali sono le squadre che hanno ottenuto il triste primato, negli anni, sul campo? Al primo posto troviamo, con 13 “arrivederci” alla serie A, il Brescia. A seguire, con 11 retrocessioni pari merito, si piazzano invece Atalanta e Bari. Tutte e tre le squadre hanno subito un declassamento di serie a partire dai campionati degli anni Trenta, e così vale per il Genoa, terzo sul podio con 9 sogni di serie A volatilizzati in campo. Il terzo posto del Genoa nella top dei retrocessi viene diviso con altre squadre, ovvero Lecce, Palermo e Verona. Una curiosità: Brescia, Lecce e Verona rientrano anche nella classifica delle neopromosse retrocesse in B, caso che si è verificato, rispettivamente, 8, 5, e 4 volte negli anni.

Le squadre mai retrocesse in Serie B

Dopo questa carrellata di momenti tristi nella storia del calcio, passiamo invece a un primato positivo, ovvero quello delle squadre di serie A che non hanno mai attraversato il doloroso momento della retrocessione. Ad oggi l’unica squadra che può vantare questa certezza è l’Inter, che non ha mai lasciato la massima serie fin dall’esordio nel 1929/1930, anche se la nascita del club è avvenuta qualche anno prima, il 9 marzo del 1908. I nerazzurri hanno disputato in totale 90 campionati e si fregiano di 19 scudetti, 9 Coppe Italia e 7 Supercoppe.

Come sono stati raccolti i dati

I dati di questa rassegna sono stati elaborati analizzando lo storico delle retrocessioni verificatesi a partire dalla stagione 1929-1930 di serie A, fino ad oggi. Le squadre considerate sono quelle che, almeno una volta nella loro storia, hanno militato per almeno 10 anni consecutivi nella massima serie. I dati così ottenuti sono stati uniti tra di loro per la realizzazione di questo articolo. Nel dettaglio sono stati approfonditi alcuni tra i casi più clamorosi di retrocessione. Nella foto di anteprima il vincitore del Premio Calciobidone 2023 Paul Pogba.

juventus
Bidoni d’oro del Calcio 2023

Daniele Bartocci

Giornalista iscritto all'ordine, vincitore di illustri premi di giornalismo, comunicazione e food in Italia. Tra questi il premio miglior giornalista giovane 2023 alla cerimonia del Renato Cesarini, il premio miglior blogger sportivo 2020 e 2022, il premio Giovanni Arpino Inedito di Torino 2020 e il premio Myllennium Awards, premiato da Presidente Coni Malagò e da ex Ministro Sport Spadafora, nel 2020 e anche nel 2019. Eletto tra le '100 Eccellenze Italiane 2023' alla Camera dei Deputati. Riceve il Premio Giornalista dell'anno nel 2021 a Milano (Le Fonti Awards) e Professionista dell'Anno Comunicazione e Giornalismo presso Piazza Affari - Borsa di Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards 2022. Tra le eccellenze italiane del food nel 2022, vincitore premio in memoria Regina Margherita 2022 (a Gressoney Saint-Jean), premio Food and Travel Awards 2022 e nella top10 BarAwards di Milano dei migliori professionisti italiani impegnati nello sviluppo business canale Ho.Re.Ca. Giudice del programma tv King of Pizza sul circuito Sky. Eletto Professionista dell'Anno 2023 Food Business, Communication & Journalism. Vincitore del Premio 5 Stelle d'Oro della Cucina Italiana 2024.