Roma, Napoli, Juventus e Verona in cima alla classifica dell’accessibilità in serie A. Stefano Pietta, giornalista lombardo con tetraparesi spastica, ha scritto a tutte le società di serie A per richiedere la possibilità di accredito stampa. E la relativa accessibilità all’area dedicata ai media negli stadi, per giornalisti e giornaliste che convivono con disabilità. In alternativa che si muovono con carrozzine o altri ausili. “Non si tratta di essere campioni in accessibilità ma semplicemente di garantire a tutte e tutti i colleghi l’opportunità di svolgere il proprio lavoro, senza dover ‘ripiegare’ su soluzioni non professionali”. Le spiegazioni in una nota stampa di Stefano Pietta, giornalista pubblicista, creatore e conduttore della web radio SteRadioDj. Il canale digitale di Pietta è nato con l’idea di parlare disabilità e sociale e quest’anno, il 23 ottobre 2023, festeggerà dieci anni dalla sua nascita.
“Credo di aver avanzato una richiesta normale, chiedendo di poter accedere all’area dedicata ai media con la mia carrozzina ma molte società non mi hanno ancora risposto. Atre mi hanno comunicato l’assenza di accesso e alcune di esse mi hanno risposto semplicemente che, senza problemi, avrei potuto accedere all’area riservata alle persone con disabilità ma non a quella per i media”. Queste le parole di Pietta che riportiamo interamente. “Non si tratta ovviamente della stessa cosa, gli addetti ai lavori lo sanno bene. Ciò in quanto, per svolgere in maniera esaustiva la cronaca di una manifestazione sportiva, peraltro complessa e veloce come una partita di calcio, è indispensabile poter disporre di tutti gli strumenti. Ma anche di tutti gli spazi e opportunità che solo con un accredito all’area stampa vengono garantiti”.
Le società “promosse” in questa classifica dell’accessibilità per i giornalisti sono Napoli, Roma, Verona e Juventus. Quest’ultima, con due posti accessibili in tribuna stampa, “vince” il derby della Mole con il Torino Fc che, però, si salva dalla “retrocessione” pur non avendo accessibilità diretta alla tribuna stampa. Questa l’analisi targata Pietta. A Torino, sponda granata, l’accessibilità è infatti limitata e non garantita all’area riservata ai media. Ma allo stadio Olimpico Grande Torino ci sono comunque posti in tribuna accessibili ma con un’area limitrofa. A Genova, ad esempio, l’ascensore per accedere alla tribuna stampa risulta rotto mentre a Bologna, storicamente, la soluzione non si è ancora trovata.
Da Empoli a Firenze la situazione è simile: al Castellani la tribuna stampa non è accessibile, “però c’è il settore riservato alle persone con disabilità” risposta comune a molte società ma che non tiene conto del fatto che in quei settori non si può svolgere la normale attività giornalistica, garantita ai giornalisti. “In Italia sembra che la persona con disabilità non possa essere anche giornalista contemporaneamente”, conclude Stefano Pietta. Il tutto nella speranza che questo suo appello possa trovare presto riscontro e soluzione.
Il post sul profilo social di Stefano Pietta: “In qualità di giornalista pubblicista ad honorem, per pura curiosità personale, sto contattando il maggior numero possibile delle società di calcio di Serie A per capire quali, hanno la tribuna stampa del loro stadio accessibile alle persone con disabilità con o senza carrozzina nel caso in cui il giornalista presenti caratteristiche di disabilità. Voi direte: ‘la maggior parte dei giornalisti non presenta disabilità, questo è vero ma io vi dico che basta anche un solo giornalista con disabilità… Pensate che mi è capitato per vari eventi anche non sportivi, di chiedere l’accredito stampa e di sentirmi rispondere: ‘non ha senso, tanto devi andare nell’area riservata alle carrozzine’. Ok, io sono persona con disabilità ma giornalista”.