Un Federico Giunti (ex Milan) determinato e con parole al miele nei confronti dell’ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio Roberto Mancini. L’ex centrocampista del Diavolo Rossonero (celebre anche per il sigillo nell’incredibile 6 a 0 rifilato all’Inter in data 11 maggio 2001) è un ‘regista d’altri tempi’ ma ancora oggi uomo di campo. E’ attualmente formatore di giovani talenti in qualità di Direttore Tecnico Lube Academy Treia (nelle Marche). Ha allenato anche la Maceratese in Serie C (2016-17 durante la Presidenza Tardella) oltre ad aver guidato la Primavera del Milan dal 2018 al 2022 (ultime tre annate targate Maldini-Massara).
“ROBERTO MANCINI NON SI DISCUTE… FUORICLASSE IN CAMPO E ALLENATORE COMPETENTE”: GIUNTI SENZA FILTRI
““La mia prima maglia in Serie A è stata quella dello jesino Roberto Mancini – ci racconta Federico Giunti, incontrato nei giorni scorsi a Civitanova (nelle Marche) – Impossibile dimenticare il mio esordio a Perugia: vinciamo 1-0 contro la Sampdoria e a fine gara Mancini mi regala la sua maglia”. Giunti ammette: “Roberto era il trequartista più forte del campionato. Quel gol da lui realizzato al volo contro il Napoli fu davvero incredibile: vi consiglio di andarvelo a rivedere”.
Sul ‘Mancio’ allenatore: “In panchina Roberto ha dimostrato di avere competenze ovunque. Il fatto che ha allenato in Arabia? Un sacrilegio. Allenatori così servirebbero ancora, anche alla guida di team di Serie A”. Da Mancini a Spalletti, quale futuro per la Nazionale Azzurra? Lo abbiamo chiesto a Giunti: “Spalletti credo sia l’uomo giusto per la Nazionale ma il paragone con l’epoca azzurra di Mancini, con Bonucci e Chiellini, non regge. In generale credo la qualità del materiale sia oggi calata. Spalletti potrà fare il massimo ma servirebbe anche più talento.
“CAMARDA (MILAN) GIOVANE DA LANCIARE. PERCHE’ PRENDERE GIMENEZ?”
Giovani interessanti? Direi Francesco Camarda ma al Milan dovevano lanciarlo subito secondo me, accorciando per così dire il suo percorso di crescita. Se credi in lui non vai a prendere un attaccante straniero (Gimenez ex Feyenoord, ndr) che praticamente non ha mai segnato… Il centrocampista più forte oggi? Tonali, un gradino sopra a Rovella o Ricci…”. Nella foto di anteprima Roberto Mancini, Chicco Evani, Paolo Brosio e Carlo Conti a Villa Bertelli Forte dei Marmi (durante una precedente edizione delle Olimpiadi del Cuore – Mattone del Cuore Versilia). Intanto, un forte in bocca al lupo alla Nazionale di Spalletti che scende in campo stasera contro la Norvegia per un match fondamentale in ottica Mondiali di Calcio 2026.

